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L'ERBA DELLA CASTITA' PER RESTARE GIOVANI.


"I preti ne sanno una più del diavolo!"...o no, forse era "Le donne ne sanno una più del diavolo!"

Fa lo stesso, oggi ti voglio parlare di una cosa che riguarda entrambe.

L' "Agnus Castus" o "Pepe dei Monaci"...voui sapere cos'è?

Eccolo qui! E' un piccolo alberello che cresce lungo i fiumi, in penombra e produce dei fiorellini viola o bianchi e delle bacche molto particolari.

Che c'entra coi Monaci?

L'Agnocasto viene chiamato anche "Il pepe dei monaci", perché i frutti hanno un sapore piccante e i monaci lo coltivavano nei loro orti come ANAFRODISIACO per non tradire il voto di castità.

Eh già! Quando cominciavano ad avere un po' di "bollori" e le tentazioni della carne si facevano sentire, i monaci si calmavano mangiando quantità industriali di queste bacche.

Pietro Andrea Mattioli, medico e botanico senese del 500, scrive nel suo erbario figurato: “… l'Agnocasto costringe gli impeti di Venere tanto mangiato fritto quanto crudo…"

Insomma fritto, crudo, al forno, come primo o secondo, bastava mangiarlo e dava i suoi effetti.

Ma perchè te ne parlo, cosa c'entra con l'estetica, la bellezza, le rughe...ora te lo spiego.

L'agnocasto viene impiegato in fitoterapia soprattutto nelle problematiche femminili legate al ciclo mestruale.

Aiuta infatti ad armonizzare il bilancio ormonale della donna, regolando il sistema ovulatorio in presenza di amenorrea e dismenorrea, e migliorando i disturbi neurovegetativi (vampate di calore) in menopausa.

L'agnocasto, agisce positivamente sul riequilibrio del rapporto estrogeni/progesterone a favore di quest'ultimo (il calo di tale rapporto a favore degli estrogeni, comune nella premenopausa, può provocare gonfiore dei seni o dell'addome, disturbi del ciclo, infertilità ed aumento di peso).

Durante la premenopausa ad esempio, il rapporto tra ormoni estrogeni e progesterone si altera e questo porta a numerose problematiche come gonfiori, rilassatezza dei tessuti, aumento di peso.

Estrogeni e progesterone intervengono nella formazione di collagene ed elastina, i principali fattori di sostegno e compattezza della pelle; quindi quando si alterano e cominciano a non lavorare al 100% la pelle perde tono e si rilassa.

Le cellule della pelle ricevono meno ossigeno, nitrizione e idratazione, i vasi capillari diventano pià permeabili; la pelle diventa ancora più sensibile ai ragi UV, i gomiti, le ginocchia e i talloni diventano più spessi, le mani danno una sensazione di estrema secchezza.

Ti ci ritrovi? Se sei quasi in menopausa, o ti stai avvicinando a questo periodo della vita, tutto questo è normale...ma ci sono molti modi per contrastare questi fastidi.

L'agnocasto è un ottimo ingrediente fitoterapico e cosmetico, e la cosa bella è che puoi applicarlo direttamente sulla pelle, senza dover ingerire niente, ed ottenere un potente effetto di idratazione e tonificazione sul tutto il corpo, viso compreso.

Non serve appilicarne quantità undustriali, ma piccole dosi nei punti giusti.

Esatto, hai capito bene, il corpo ha delle zone specifiche per assorbire e attivare queste sostanze rigeneranti e ne basta una piccola quantità ogni giorno.

Non è adatto a tutti. Come ben sai io testo sempre i cosmetici prima di consigliarli o venderli, soprattutto questi ad azione così complessa.

Se sei interssata vieni a trovarmi e valuteremo se questo prodotto può esere interessante per la tua pelle e la tua bellezza.

Ciao!

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